Bloccanti del recettore della angiotensina e rischio di demenza in una popolazione prevalentemente maschile


Un’analisi di coorte prospettica ha valutato se i bloccanti del recettore dell’angiotensina, anche noti come sartani, fossero in grado di proteggere da malattia di Alzheimer e demenza, o di ridurre la progressione di entrambe le patologie.

La popolazione coinvolta nello studio ( n=819.491 ) era composta prevalentemente da uomini ( 98% ) di età uguale o superiore a 65 anni con malattia cardiovascolare.

Le principali misure di esito erano malattia di Alzheimer incidente o demenza nelle 3 coorti ( bloccanti del recettore dell’angiotensina, Lisinopril e altri farmaci cardiovascolari, il comparatore cardiovascolare ) nel corso di un periodo di 4 anni, utilizzando modelli di rischio proporzionale di Cox con aggiustamenti per età, diabete mellito, ictus e malattia cardiovascolare.

La progressione della malattia è stata definita come tempo prima del ricovero in una casa di cura o prima della morte tra i partecipanti con preesistente malattia di Alzheimer o demenza.

I tassi di rischio ( hazard ratio, HR ) per demenza incidente nel gruppo bloccante del recettore dell’angiotensina sono stati 0.76 rispetto al comparatore cardiovascolare e 0.81 rispetto al gruppo Lisinopril ( Zestril ).

Rispetto al comparatore cardiovascolare, nei pazienti con pre-esistente malattia di Alzheimer i bloccanti del recettore dell’angiotensina sono risultati associati a un rischio significativamente più basso di ricovero in una casa di cura ( HR=0.51 ) e morte ( HR=0.83 ).

I bloccanti del recettore dell’angiotensina hanno mostrato un effetto dose-risposta ed effetti additivi in combinazione con Ace inibitori e questa combinazione rispetto ai soli Ace inibitori è risultata associata a un rischio ridotto di demenza incidente ( HR=0.54 ) e ricovero in una casa di cura ( HR=0.33 ).

Nella pressione media sistolica e diastolica tra i 2 gruppi sono emerse piccole differenze e risultati simili sono stati osservati anche per la malattia di Alzheimer.

In conclusione, i bloccanti del recettore dell’angiotensina sono risultati associati a una significativa riduzione di incidenza e progressione di malattia di Alzheimer e demenza rispetto agli Ace inibitori o ad altri farmaci cardiovascolari in una popolazione prevalentemente maschile. ( Xagena2010 )

Li NC et al, BMJ 2010; 340: b5465.doi: 10.1136/bmj.b5465


Neuro2010 Farma2010


Indietro

Altri articoli

La cardiotossicità indotta dalle antracicline ha un’incidenza variabile e lo sviluppo della disfunzione ventricolare sinistra è preceduto da aumenti delle...


Si è determinato se l'interruzione del sistema renina-angiotensina con bloccanti del recettore dell'angiotensina migliori gli esiti clinici nelle persone con...


I bloccanti del recettore dell'angiotensina ( ARB; sartani ) e i beta-bloccanti sono ampiamente utilizzati nel trattamento della sindrome di...


Da uno studio è emerso che i pazienti trattati con bloccanti il recettore dell'angiotensina ( sartani ) hanno presentato un...


L'inibizione della sintesi dell'angiotensina II appare diminuire la ricorrenza del carcinoma epatocellulare dopo terapie radicali; tuttavia, mancano ancora dati sul...


Uno studio ha valutato gli effetti degli Ace inibitori e degli inibitori del recettore della angiotensina ( anche detti sartani...


Uno studio ha valutato se una terapia di combinazione doppia con diuretici, ACE-inibitori, o bloccanti del recettore dell'angiotensina ( sartani...


È stato condotto uno studio per stimare le associazioni tra uso di beta-bloccanti, inibitori dell’enzima che converte l’angiotensina ( ACE...


L’insufficienza renale acuta è una delle principali preoccupazioni cliniche. Secondo le stime più recenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ( 2009...


L'associazione tra bloccanti del recettore della angiotensina ( sartani ) e tumore è controversa; le meta-analisi di studi randomizzati controllati...